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Ambaradan di Gianna Buonaccorsi

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Noi usiamo questa parola per definire un allegro caos, mentre il dizionario De Mauro riporta: "grande confusione, baraonda". Forse però non tutti conoscono la triste origine di questo modo di dire che sfata il mito di "italiani brava gente" e ci ricorda un periodo storico che può rimpiangere solo chi non lo ha vissuto o si nutre di propaganda fascista.  Amba Aradam è una montagna (Amba appunto) che si trova in Etiopia e che fu teatro di un crimine orrendo: il massacro di centinaia di donne, vecchi e bambini col terribile gas dell'iprite. Dal ’29 il Duce, in un attacco di megalomania, decise che l’Italia sarebbe dovuta tornare come ai tempi dell’Impero Romano: aquile imperiali, fasci littori e, soprattutto, colonie. L’Etiopia poteva andare bene, un territorio ricco e un esercito povero. Fu così che l’Italia nel ’35 decise di attaccarla e nel ’36 Mussolini dichiarò la nascita dell’Impero. Quello che la storia non ci dice o tenta di nascondere sono

La favola del turista tedesco e la liquidità delle banche centrali

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Una lezione di economia (di autore ignoto).  Una giornata uggiosa in una piccola cittadina.  I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanamente.  Un giorno arriva un turista tedesco e si ferma in un alberghetto.  Dice al proprietario che vorrebbe vedere le camere e che forse si ferma per la notte e mette sul bancone della ricezione una banconota da 100 euro come cauzione. Il proprietario gli consegna alcune chiavi per vedere le camere.  1. Quando il turista sale le scale, l’albergatore prende la banconota, corre dal suo vicino, il macellaio e salda i suoi debiti.  2. Il macellaio prende i 100 euro e corre dal contadino per pagare il suo debito.  3. Il contadino prende i 100 euro e corre a pagare la fattura presso la coop agricola.  4. Qui il responsabile prende i 100 euro e corre alla bettola e paga la fattura delle sue consumazioni.  5. L’oste consegna la banconota a una prostituta seduta al bancone del bar e salda il suo debito per le prestazioni ricevut

Gli umani saranno estinti entro il 2026?

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Nell'Artico, grandi quantità di carbonio sono immagazzinate in terreni che sono ora ancora in gran parte congelati.  Mentre le temperature continuano a salire e il disgelo del suolo, gran parte di questo carbonio sarà convertito dai microbi in anidride carbonica o metano, aggiungendo ulteriori gas serra all'atmosfera.  Inoltre, enormi quantità di metano sono immagazzinate in sedimenti sotto il fondale marino dell'Oceano Artico, sotto forma di idrati di metano e gas libero.  Con l'innalzamento della temperatura, questi sedimenti possono essere destabilizzati, causando eruzioni di enormi quantità di metano dal fondale marino.  A causa del carattere improvviso di tali rilasci e del fatto che molti mari nell'Oceano Artico sono poco profondi, gran parte del metano entrerà nell'atmosfera senza essere distrutto nell'acqua. Ciò che rende la situazione così pericolosa è che enormi eruzioni dal fondo marino dell'Oceano Artico possono accadere in qualsias