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Visualizzazione dei post da settembre 15, 2013

La terra dei fuochi come il Vajont di Francesca Pila

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IL MANIFESTO BLOG Napoli Centrale    Zitto zitto miezo o mercato a cura di Francesca Pilla La terra dei fuochi come il Vajont Aversa, Giugliano, Nola, Marigliano, la provincia tra Napoli e Caserta, 50 chilometri di terreni avvelenati. E i morti, i troppi decessi oltre l’evidenza scientifica provano che qualcosa non va. Lo urlano le popolazioni, qualche medico onesto, lo scrivono e lo filmano alcuni giornalisti che sembrano caparbi e altrettanto inascoltati come le denunce, di Tina Merlin, sull’Unità prima del disastro del Vajont. La presidente della Camera Laura Boldrini sabato ha detto a Pollica, durante la commemorazione per il terzo anno dalla morte di Angelo Vassallo, che l’inquinamento a Nord di Napoli è “un fatto imperdonabile, una sorta di Cernobyl premeditata”: “Si tratta – ha detto – di un crimine contro quella popolazione i cui responsabili devono essere individuati. In Italia troppo spesso si è messo il segreto per nascondere situazioni che non erano prop

TELETTRA - irripetibile genialità italiana

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La tv digitale è nata in italia DI  Giuliano Marrucci  -  Scienza IN ONDA DOMENICA 1 APRILE 2007 Report MADE IN ITALY rai.it MILENA GABANELLI IN STUDIO La buona notizia di oggi, si può vedere in 2 modi, uno bello, l'altro meno. Noi abbiamo deciso di guardarla da quello bello. Allora, siamo alla fine degli anni 80 e in tutto il mondo si stanno investendo un sacco di soldi nella tv ad alta definizione. I colossi spendono 1 miliardo di euro e non approdano a nulla. La Rai e Telettra investono in una ricerca piccolina, 50 milioni di euro. Bene, questa ricerca produce il sistema per far passare un cammello dalla cruna di un ago. La Tv digitale, come si vede oggi nel mondo, l'embrione è nato qui in casa nostra. Ce lo racconta Giuliano Marrucci   clicca in alto sul logo verde RAI3 per vedere il video a seguire il testo trascritto dell'intervista all'ing.Vannucchi ed ad altri testimoni.
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Sos degli esperti Esa:"I ghiacci dell'Artico mai stati così sottili"  Secondo le rilevazioni Cryosat dell’Agenzia Spaziale Europea Il volume di ghiaccio marino nell’Artico ha toccato un nuovo minimo Il ghiaccio artico è sempre più sottile (Ansa) Londra, 12 settembre 2013 -   Il volume di ghiaccio marino nell’Artico ha toccato un nuovo minimo lo scorso inverno. A dirlo sono osservazioni della missione Cryosat  dell’Agenzia Spaziale Europea Esa . Cryosat é una missione lanciata con l’obiettivo specifico di misurare lo spessore del ghiaccio marino artico.  Tra marzo e aprile, il periodo dell’anno in cui i banchi di ghiaccio artici sono al loro  massimo spessore, la sonda radar ha misurato poco meno di 15mila chilometri cubi di ghiaccio : trenta anni fa si stima che, al culmine dell’inverno, lo spessore fosse di 30mila chilometri cubi. Nei suoi tre anni di piena operatività, Cryosat ha osservato una contrazione continua del volume di ghiaccio invernale,