Letta = Vedrò, Enel, Eni, Telecom, Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l’Italia, Nestlé, Farmindustria, gruppo Cremonini e anche Presidente del Consiglio
LETTA: LA FINANZA NELLA SEDE DI VEDRÒ, LA SUA FONDAZIONE
Nel mirino della procura di Venezia alcune sponsorizzazioni ricevute dal consorzio che si occupa della realizzazione del Mose
Mentre è impegnato a proteggere il suo
governo dalle mille insidie - le ultime, in mero ordine cronologico, sono i
casi Calderoli e quello di Alfano in salsa kazaka -, per Enrico Letta arrivano
cattive notizie anche dal fronte giudiziario. Nella mattinata di mercoledì 17
luglio la Guardia di Finanza, su mandato della procura di Venezia, ha
perquisito la sede di VeDrò, il think tank fondato e guidato dal
presidente del Consiglio, con sede a Dro, in Trentino Alto Adige, località che
ogni anno ospita il meeting estivo della fondazione, con ospiti rigorosamente
bipartisan.
Acquisiti i documenti - Nel mirino della
procura di Venezia ci sono alcune sponsorizzazioni elargite dal Consorzio Venezia Nuova alla fondazione di Letta, di cui è tesoriere uno
dei più stretti collaboratori del premier, Riccardo Capecchi, che però non risulta indagato. I finanzieri, su decreto di perquisizione
del pm Paola Tonini, si sono recati
nell'abitazione di Capecchi, a Perugia, e nella sede dell'associazione
politico-culturale, a Roma. Qui hanno acquisito documenti contabili e fatture
sulle sponsorizzazioni che il Consorzio Venezia Nuova ha dato negli anni a
'VeDro', al pari di molte altre società, per l'organizzazione della convention
estiva nella cittadina trentina di Dro, iniziativa partita nel 2005 e interrottasi
quest'anno, con la nomina di Letta a presidente del Consiglio.
I finanziamenti- La verifica su
'Vedro' è una delle circa 100 perquisizioni eseguite dai finanzieri, al comando
del colonnello Renzo Nisi, nell'ambito dell'inchiesta sulle societàche hanno
avuto in passato rapporti di natura economica con il Consorzio, impegnato tra
l'altro nella realizzazione del Mose. Secondo fonti della procura,
ammonterebbero ad alcune decine di migliaia di euro i finanziamenti che il
Consorzio Venezia Nuova ha dato come sponsorizzazione a Vedrò. Gli uomini delle
Fiamme Gialle, ora, stanno passando al setaccio conti e fatture per verificare
se vi siano o meno delle irregolarità.
(Fonte)
VEDRÒ,
L’ASSOCIAZIONE CHE SFORNA I MINISTRI DEL GOVERNO LETTA
Un totale di 6 Ministri,
Vicepresidente e Presidente del Consiglio: questo il bottino dell’associazione
Vedrò. E tanti sponsor e lobby alle spalle, come: Enel, Eni, Telecom,
Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l’Italia, Nestlé, Farmindustria e
il gruppo Cremonini. Ma che cos’è?
L’ASSOCIAZIONE DI ENRICO
LETTA – Appena nominati i nuovi ministri del governo Letta, vari giornalisti e
cittadini, nel leggere i curricula dei nuovi inquilini dei Ministeri, hanno
potuto notare la ricorrenza del nome dell’associazione VeDrò.
Un’associazione che, così si definisce sul proprio sito, “è un think-net nato per riflettere
sulle declinazioni future dell’Italia e delineare scenari provocatori, ma
possibili, per il nostro Paese”.
E’ stata fondata nel 2005 ed i soci, circa
4.000 persone, sono professori universitari, imprenditori, scienziati, liberi
professionisti, politici, artisti, giornalisti, scrittori, registi, esponenti
dell’associazionismo italiano. I vedroidi – così si definiscono
-, oltre che dal dato generazionale, sarebbero uniti “dalla disponibilità ad
apprendere costantemente, a mettersi in discussione, ad analizzare temi e
fenomeni senza barriere ideologiche o tesi precostituite, secondo una chiave
interpretativa lungimirante che vada oltre la contingenza dei dibattiti in
corso”. Un presentazione così, vien da pensare, vuol dir tutto e niente.
C’è chi definisce l’associazione come
una lobby, una corrente politica e i suoi eventi come dei salottini
estivi o una festa dell’unità fighetta. Eppure tra persone del “mondo che
conta” e sostenitori finanziari pronti ad investire, VeDrò non
ha nulla da invidiare a nessuno.
.
LE LOBBY – Cercando sul sito di
VeDrò, analizzando le conferenze organizzate e leggendo quanto riportato anche
dall’Espresso si scopre che molte sono le multinazionali pronti a sostenere
l’associazione.Enel, soprattutto. Ma ancheEni, Telecom, Vodafone,
Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l’Italia,Nestlé, Farmindustria e
il gruppo Cremonini. Nomi da appuntare per poi vedere quali Ministeri sono
occupati da esponenti dell’associazione di Letta. Quelli sono i generosi
sponsor della fondazione VeDrò, da cui nasce la rete di potere del premier
incaricato. Una rete costruita in anni e che ora rappresenta un pezzo del
capitalismo italiano.
Ma c’è anche tanta finanza. Riguardo
all’ultimo incontro estivo diVeDrò Stefano Feltri de Il
Fatto Quotidiano (giornalista che fa parte dell’associazione
oltretutto) scriveva ad agosto della presenza di venture capitalist che nelle
pause caffè discutono di potenziali investimenti; di una folta colonia
londinese di banchieri, di cui ha fatto parte a lungo anche Ivan Scalfarotto
(vicepresidente del Pd), pure luivedroide; di banchieri
democratici; di un dibattito tra i capi italiani delle tre principali agenzie
di rating. Chissà se ora queste lobby e centri di potere saranno in grado,
come probabile che sia, di influenzare le politiche del neo Governo di cui
sono, certamente, sostenitori.
I MINISTRI VEDROIDI
Chi sono i ministri che fanno parte di
VeDrò? Al primo posto abbiamo Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta,
subito seguito dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell’Interno
Angelino Alfano. Poi abbiamo: il Ministro delle Infrastrutture e
trasporti Maurizio Lupi (ricordiamo lo sponsor Autostrade per l’Italia), il
Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando (ricordiamo gli sponsor Enel ed Eni), il
Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo (ricordiamo gli sponsor Nestlè e
Gruppo Cremonini), Ministro Pari opportunità, turismo e sport Josefa Idem. Che
hanno frequentato gli ambienti vedroidi abbiamo anche il Ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, ed ex ministri e sottosegretari, come Corrado Passera,
Michel Martone e Giovanna Melandri per citarne solo alcuni. Ma anche il
buon Matteo Renzi, il figlio di Giorgio Napolitano e
tanti altri.
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LA FORZA POLITICA DI VEDRO’ – Un totale di 6 Ministri, Vicepresidente e Presidente del Consiglio. Senza ancora calcolare i
Viceministri e Sottosegretari, l’associazione VeDrò supera per propri
rappresentanti al governo il PDL e rimane dietro solo al PD (solo se
quest’ultimo si considera una forza politica unitaria).
“Un governo di
cambiamento“, “aria nuova”, “molto più di quanto si potesse sperare”. Queste le
definizioni bipartisan al nuovo governo. Eppure, fino ad ora, a parte alcune
personalità politiche ed un discorso d’intenti (con contenuti di dubbia
sostenibilità economica)non si è ancora ben capito quale sia la
direzione politica del nuovo esecutivo. E proprio vista l’importanza di VeDrò per le posizioni ottenute, ma anche per la mancanza
di una sua linea politica chiara, l’unico dato per interpretare un
possibile modus operandi di alcuni nuovi Ministri è la presenza dei soliti
centri di potere e lobby che hanno caratterizzato tanti governi passati. In tal
modo si può affermare che, tutto cambia ma nulla
cambia.
(Fonte)
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