Riforma Corte Conti: Impunità Politica Denunciata
Un video su internet e le durissime dichiarazioni di Paola Briguori, Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati della Corte dei Conti e del Presidente della Corte Guido Carlino, circolate viralmente in occasione dell'approvazione definitiva della Riforma della Corte dei Conti (il cosiddetto "DDL Foti"), avvenuta al Senato il 27 dicembre 2025.
I punti chiave della riforma contestati nel video
La magistratura contabile ha espresso preoccupazione per i pilastri fondamentali della nuova legge:
Lo "Scudo Erariale" Permanente: Quello che era nato come un provvedimento temporaneo durante il Covid e il PNRR diventa ora strutturale. I politici e i dirigenti pubblici non risponderanno più per "colpa grave" (negligenza o errori grossolani) nelle condotte attive. Saranno perseguibili solo in caso di dolo (volontà deliberata di causare un danno) o per omissioni.
La Presunzione di Buona Fede: La legge stabilisce che, se un atto politico è stato preventivamente "vistato" o proposto dagli uffici tecnici/amministrativi, la buona fede del politico è presunta. Questo rende quasi impossibile per i magistrati dimostrare la responsabilità dei decisori politici, poiché il "visto" tecnico funge da scudo protettivo automatico.
Il Tetto al Risarcimento (30%): Anche nei casi in cui venga accertata una responsabilità, viene introdotto un limite massimo alla sanzione: chi danneggia lo Stato dovrà restituire al massimo il 30% del danno causato. Il restante 70% del buco di bilancio rimane a carico della collettività (cioè dei contribuenti).
Controllo Preventivo come "Ombrello": Viene potenziata la funzione consultiva della Corte. Se un ente chiede un parere preventivo alla Corte e si adegua ad esso, scatta l'esclusione automatica della colpa grave per quell'atto.
Perché il video è diventato "virale"?
Il video ha colpito l'opinione pubblica per la chiarezza con cui la magistratura ha denunciato il rischio di uno "smantellamento dei controlli". In particolare, i magistrati hanno sottolineato che:
I cittadini pagheranno due volte: una volta per lo spreco o il danno causato dal politico negligente, e una seconda volta perché il risarcimento sarà solo parziale (massimo 30%).
Rischio PNRR: Con miliardi di euro ancora da spendere per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ridurre i controlli proprio ora viene visto come un invito all'irresponsabilità gestionale.
Attacco all'indipendenza: La riforma è stata descritta come una "vendetta" politica contro una magistratura che aveva recentemente sollevato dubbi su grandi opere come il Ponte sullo Stretto e i centri per migranti in Albania.
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