Le gnaccole della tradizione popolare dell'Umbria
Tutti noi conosciamo l’importanza del suono delle campane di Ruscio per la vita quotidiana della comunità, come scriveva anche Nicola Marchetti nel suo componimento Ci svegliano i rintocchi la mattina e ci annunciano l’ora del lavoro, della preghiera e quella del ristoro; come la vita nostra si trascina, così ogni sera, dopo aver cenato, ci annuncia che il giorno è tramontato. La tradizione vuole però che le campane restino in silenzio il Venerdì e il Sabato Santi, cioè nei giorni in cui si ricorda la morte di Gesù. Ed è proprio nella settimana di passione che sono “legate”, una parola che oggi ha un significato metaforico, ma che in passato rispondeva alla realtà perché venivano effettivamente legate con una corda, affinché non emettessero alcun suono, neanche qualora fosse il vento a farle oscillare. E venivano sciolte a Pasqua. Questo è il motivo per cui ancora oggi si usa dire che a Pasqua “si sciolgono le campane” per ricordare la risurrezione di Gesù. Delle numerose