8000 anni prima delle Piramidi; il più antico tempio del mondo, che mette in crisi gli storici
Volume 61 Number 6, November/December 2008 | |
by Sandra Scham |
Left to right: T-shaped pillars at Göbekli Tepe depict two boars accompanied by ostrich-like birds, |
Ogni tanto accade. Accade che una scoperta archeologica possa mettere in crisi la linea temporale dell'evoluzione della civiltà nella storia antica. Sta accadendo ora, in Turchia, su alcune colline chiamate Göbekli Tepe vicino alla pianura di Harran, nei pressi del confine siriano.
La scoperta riguarda un complesso di templi che risalirebbe addirittura a 12.00 anni fa, 8000 di anni prima della Grande Piramide, 6000 anni prima che Stonhenge prendesse forma. E, soprendentemente, tra i 3000 ed i 1500 anni prima di Çatalhöyük, considerato uno degli insediamenti più antichi della storia.
Göbekli Tepe è un sito particolare, come particolare è la dedizione che l'archeologo tedesco Klaus Schmidt ha posto nel suo lavoro negli ultimi dodici anni.
L'antica civiltà che ha costruito le rovine di Göbekli Tepe è stata definita "la Roma dell' Era Glaciale", un complesso urbano popolato da cacciatori-raccoglitori dotati di una raffinata cultura religiosa, architettonica e sociale.
Il sito fu inizialmente esaminato dall' Università di Chicago e dall' Università di Istanbul negli anni '60. Dopo la visita del sito, che fu soltanto un "mordi e fuggi" su quello che agli antropologi sembrò un cimitero abbandonato risalente al Medioevo, nel 1994 arrivò Schmidt, convinto che in quel luogo ci fosse più che un vecchio cimitero.
"Solo l'uomo può aver creato una collina come questa" sostenne Schmidt "E' chiaro che questo è un sito enorme risalente all'Età della Pietra".
clicca il link Le scoperte più importanti derivanti dal lavoro nel sito sono il fatto che ci dev'essere stato un complesso grado di organizzazione nelle società di cacciatori-agricoltori, e che che gruppi non sedentari come questi costruivano strutture così monumentali" spiega Schmidt. "Per realizzare questi progetti circolari enormi, bisogna possedere un certo grado di cooperazione tra gruppi, come anche un'organizzazione per coordinare un lavoro come questo".
Questa scoperta sta pian piano rivoluzionando il mondo dell'archeologia. Come afferma Ian Hodder, del programma archeologico della Stanford University "Molte persone pensano che questo possa cambiare tutto. Cambia completamente le carte in tavola. Tutte le nostre teorie erano sbagliate".
Le teorie sulla "rivoluzione del Neolitico" hanno sempre sostenuto che tra 10 e 12 mila anni fa agricoltori ed allevatori hanno iniziato a creare villaggi, città, lavori specializzati, scrittura, e tutto ciò che sappiamo delle antiche civiltà.
Ma uno dei punti salienti delle teorie tradizionali è che sia nata prima la città, e dopo i luoghi di culto. Ora, invece, sembra che la religione si apparsa prima della vita civilizzata e organizzata in centri urbani; anzi, che sia quasi stata il motore primario per la creazione di città.
La mappatura genetica del grano sembra dimostrare che in questa zona siano stati, per la prima volta nella storia, coltivati cereali. Anche i primi maiali selvatici d'allevamento sembra si siano originati qui intorno a 10.000 anni fa.
Su sito sono state scoperte oltre 100.000 ossa animali, macellati e cucinati sul posto. Tra gli animali sono state ritrovate gazzelle (circa il 60% del totale delle ossa finora esaminate), pecore, cinghiali e cervi rossi, assieme a dozzine di ossa di uccelli. Tutti questi animali erano selvatici, il che dimostrerebbe la natura di cacciatori della popolazione dell'area.
Il problema della diffusione di questa scoperta è alquanto bizzarro: non sta nell'assenza di prove che possano dimostrare inequivocabilmente la sua età, come si potrebbe pensare.
Il problema sta nella presenza di troppe prove.
Il problema sta nella presenza di troppe prove.
"Il problema con questa scoperta" sostiene Schwartz della John Hopking University "è che è unica". Non sono infatti stati ritrovati altri siti monumentali risalenti all'epoca di Göbekli Tepe, in nessuna parte del mondo. Si è sempre creduto che in quel periodo l'uomo vivesse all'interno di caverne, dipingendole con scene di caccia, o costruendo al limite qualche rifugio in pietra grezza. Addirittura, anche dopo il periodo in cui Göbekli Tepe era al suo massimo splendore, e per i circa 1500 anni successivi, sembra ci siano pochissime evidenze di edifici anche solo paragonabili a quelli ritrovati nel sito turco.
Le mura di Gerico, finora considerate la costruzione monumentale più antica della storia dell' uomo, sono probabilmente nate più di un millennio dopo Göbekli Tepe. Questa è una scoperta che potrebbe mettere in discussione la linea temporale sull'evoluzione della civiltà umana. Fino ad ora è stato portato alla luce solo il 5% del sito, ed i lavori procedono senza sosta, tant'è che sul posto sono presenti ben 3 differenti team di archeologi. "E' difficile dare un programma dettagliato su quanto tempo servirà per portare a termine gli scavi" dice Schmidt. "C'è lavoro per più di una generazione di archeologi, senza dubbio".
Le mura di Gerico, finora considerate la costruzione monumentale più antica della storia dell' uomo, sono probabilmente nate più di un millennio dopo Göbekli Tepe. Questa è una scoperta che potrebbe mettere in discussione la linea temporale sull'evoluzione della civiltà umana. Fino ad ora è stato portato alla luce solo il 5% del sito, ed i lavori procedono senza sosta, tant'è che sul posto sono presenti ben 3 differenti team di archeologi. "E' difficile dare un programma dettagliato su quanto tempo servirà per portare a termine gli scavi" dice Schmidt. "C'è lavoro per più di una generazione di archeologi, senza dubbio".
Traduzione con traduttore automatico di Google, rielaborazione di testi e figure dai siti:
http://www.ditadifulmine.com/2010/02/gobekli-tepe-archeologia-sconvolta.html
http://www.ditadifulmine.com/2010/02/gobekli-tepe-archeologia-sconvolta.html
Articolo su Scienza in rete di Claudio Elidoro http://www.scienzainrete.it/articolo/che-cosa-racconta-volpe-di-gobekli-tepe/claudio-elidoro/2017-05-03
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