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Visualizzazione dei post con l'etichetta Storia

La terza onda

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Lunedì 3 aprile 1967, California Cubberley High School di Palo Alto Questa storia ha come protagonista un insegnante di storia, una scuola, degli alunni adolescenti, e uno strano esperimento sociale della durata di una settimana teso a dimostrare la nascita di un regime totalitario. Ron Jones, è questo il nome del protagonista, è un insegnante che potremmo definire “sopra le righe”. Siamo negli anni ’60, e Ron è uno di quegli insegnanti, anarchici, un po’ ribelle, di quelli che protestano per la guerra in Vietnam, un insegnante che ben rappresenta il movimento culturale molto in fermento, tipico in quegli anni. La sua classe è di circa una trentina di ragazzi. Questi si trovano bene con Ron, forse perché abituati a trattarlo alla pari, lo chiamano per nome, si siedono dove vogliono, fanno domande quando vogliono, insomma non è proprio una classe con un alto rendimento.   Quel giorno, durante la lezione di storia che ha come tema il nazismo, Ron non riesce però a far capire ai ragazzi q

LA FEDE TRA MITO, LEGGENDA E STORIA di Germano Vitali

CONCILI 2 NOVEMBRE, 2005 @ 0:27   MAX   6 COMMENTI     Tutti i concili sono infallibili: è impossibile dubitarne, giacché essi sono composti di uomini. E’ impossibile che mai le passioni, gli intrighi, lo spirito litigioso, la gelosia, pregiudizi e ignoranza, possano insinuarsi in queste assemblee.    Ma perché, si chiederà allora, tanti concili sono stati gli uni contro gli altri? E’ per tenere allenata sempre la nostra fede: hanno avuto tutti ragione, ciascuno nel suo momento.    Oggi i cattolici romani prestano fede solo ai concili approvati dal Vaticano; i cattolici greci solo a quelli approvati a Costantinopoli; i protestanti non sanno che farsi degli uni e degli altri. Così tutti sono contenti.    Parleremo qui solo dei grandi concili: i piccoli non ne valgono la spesa.    Il primo fu quello di Nicea. Riunito nel 325 dell’èra volgare, dopo che Costantino ebbe scritto e inviato per mezzo di Ozio quella sua bella lettera al clero un po’ turbolento di Alessandria: “Voi

Chenāqchī-ye ‘Olyā: Codice urbano immutato da diecimila anni

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Si trova in  Anatolia  il sito archeologico di uno dei più antichi centri protourbani al mondo:  Çatalhöyük , edificato agli albori del neolitico, fu abitato tra il 9400 e il 7800 BP (Before Present: Prima del Presente).  L e sue case dai tetti piani sono addossate le une alla altre e in tutta la sua estensione non ci sono strade che lo attraversino. Fin dall'apertura degli scavi, da oltre mezzo secolo, i suoi particolarissimi caratteri sono stati ritenuti esclusivi e le loro ragioni sono rimaste largamente inesplicate. Mai mi sarei aspettato di veder emergere una risposta proveniente dall’abisso del tempo in  Chenāqchī-ye ‘Olyā , un villaggio tuttora abitato del quale nessuno finora aveva svelato la straordinaria similitudine con le caratteristiche di Çatalhöyük: rese oggi perfettamente leggibili dall'accoppiamento strutturale di questo organismo vivente con il suo ecosistema. L'ho scoperto la scorsa estate durante il mio viaggio in Persia: sperduto ai confini del cie

Galileo secondo Paolini

Oltre due ore di video, ma gli spettatori non guardano mai l'orologio... Milleottocento chilometri è la strada che fa la Terra in un minuto. Intorno al Sole. «Una rivoluzione. L’unica che ci possiamo permettere» dice Marco Paolini aprendo il suo spettacolo Itis Galileo che ora diventa un cofanetto (Einaudi, dvd più libro pp.160, euro 18) e che racconta la storia e il tempo del condannato di maggior successo della storia della scienza. Dalle viscere del Gran Sasso, ospite dei laboratori dell’Istituto di fisica nucleare, per due ore e venti minuti l’attore parla di figure elementari (i triangoli di Platone e i cerchi di Aristotele). Di opzioni cosmogoniche («Con Aristotele tutti abitiamo in centro, con Copernico diventiamo uno dei pianeti, senza fissa dimora»). Di pazienze che fortunatamente si esauriscono (in una supplica al papa Galileo scrive: «Per tre volte in nove anni ho aspettato a pubblicare. Ora basta!»). Di un giorno in cui ne saltano ben dieci, inghiottiti dal

Lo Schindler delle opere d'arte italiane, il salvatore del 'bello"

È l'uomo che ha dedicato 5 lunghi anni della sua vita durante la guerra, per proteggere incommensurabili capolavori artistici attraverso mille peripezie e rischiando la vita. Si chiamava Pasquale Rotondi, docente di storia dell'arte nonché Sovrintendente alle Belle Arti di Pesaro e Urbino. Competente, serio e meticoloso, Pasquale Rotondi è stao soprattutto una persona schiva che però si è trovata, suo malgrado, a prendere in mano le redini di parte della storia dell'arte. Ha quindi vestito i panni dell'uomo d'azione infaticabile e dell'organizzatore concreto e dinamico, al fine di portare a termine la sua 'missione impossibile?: salvare moltissime opere d'arte di inestimabile valore dalle grinfie dei Tedeschi e dei disastri della guerra in generale. La sua attività è rimasta sconosciuta e lui dimenticato per ben 40 anni fino a quando finalmente nel 1984 Oriano   Giacomi  divenuto da poco sindaco di  Sassocorvaro , un piccolo paese situato sulle col

La vera incredibile storia di José Pepe Mujica, presidente in Uruguay

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(Video: Intervista a Josè Mujica "talk to Al Jazeera" sub ita) http://www.jacopofo.com/-la-vera-incredibile-storia-jose-pepe-mujica-presidente-uruguay#.UtM5hnBQejk.blogger È impossibile che viva dove vive, che si vesta come si veste e che abbia avuto la storia che ha avuto. Pepe Mujica, il presidente uruguaiano, è l'uomo più senza cravatta di tutto l'universo. Qui. José Mujica, presidente della Repubblica Orientale dell'Uruguay, vive qui. All'entrata del rancho c'è una corda con appesi i vestiti di un bambino, povero; una casupola di mattoni grigi finita a metà, povera; un'accozzaglia di piante: juncos, yuyos, alti pascoli; un ettaro di terra appena arata; e cani, molti cani. Asinelli che vanno in giro con il passo lento degli animali vecchi e che ogni tanto cercano angoli d'ombra lì in fondo, dopo quegli arbusti, nella casa di José Mujica. 

L'altro, altrettanto drammatico, 11 settembre

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da Wikipedia..........Il golpe del generale Augusto Pinochet contro il presidente Salvador Allende, che pose fine per molti anni alla democrazia in Cile, lo sorprende all'università. Viene preso prigioniero insieme a numerosi alunni e professori. Lo conducono allo Estadio Nacional de Chile, trasformato in campo di concentramento, poi nel vicino Estadio Chile, un complesso sportivo con un palazzetto dove si praticavano vari sport, e qui rimane prigioniero diversi giorni. Secondo alcune versioni, lo torturano a lungo, colpendogli le mani fino a rompergliele con il calcio di una pistola. Il 16 settembre lo finiscono a pistolettate. Nella mia memoria restano la sofferenza inflitta al popolo cileno dai militari e da PINOCHET  (dietro le quinte  lKissinger, la CIA e gli interessi USA), e, purtroppo, il silenzio del Papa . Violeta Parra e Victor Jara con due canzoni che accompagnano la mia vita   victor jara & violeta parra.(historia de chile) www.youtube.com .

8000 anni prima delle Piramidi; il più antico tempio del mondo, che mette in crisi gli storici

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Volume 61 Number 6, November/December 2008 by Sandra Scham ARCHAEOLOGY's Washington, D.C., correspondent and a fellow at the American Association for the Advancement of Science. Left to right: T-shaped pillars at Göbekli Tepe depict two boars accompanied by ostrich-like birds,  Ogni tanto accade. Accade che una scoperta archeologica possa mettere in crisi la linea temporale dell'evoluzione della civiltà nella storia antica. Sta accadendo ora, in Turchia , su alcune colline chiamate Göbekli Tepe vicino alla pianura di Harran, nei pressi del confine siriano. La scoperta riguarda un complesso di templi che risalirebbe addirittura a 12.00 anni fa, 8000 di anni prima della Grande Piramide , 6000 anni prima che Stonhenge prendesse forma. E, soprendentemente, tra i 3000 ed i 1500 anni prima di Çatalhöyük, considerato uno degli insediamenti più antichi della storia. Göbekli Tepe è un sito particolare, come particolare è la dedizione che l'archeologo tedesc

“Qui li salvammo da Hitler“ - La cantina dei libri proibiti

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Andrea Tarquini - la Repubblica del 13/12/2010 - Cultura  Ho letto questo articolo e non ho potuto non ricollegarlo a  Fahrenheit 451 (libro di Ray Bradbury da cui è stato tratto il forse più famoso film di  François Truffaut  );   A Berlino scoperte decine di migliaia di volumi destinate ai roghi nazisti da Proust a Mann, da Remarque a Sinclair, tutti nascosti sotto una bottega da  Andreas Wolff, libraio di origine russa, rischiando la propria vita. Questa notizia del 2010 ci fa capire che la stupidità degli uomini è senza limiti perché nella culla delle civiltà, in Europa,  60 anni fa è  accaduto davvero.... http://www.youtube.com/watch?v=WoahKRQt3eY Da wikipedia: Fahrenheit 451   (edito in   Italia   anche con il titolo   Gli anni della fenice ) è un   romanzo   di  fantascienza   scritto da   Ray Bradbury . Nasce come estensione del racconto breve   The Fireman , pubblicato nel   1951   sulla rivista   Galaxy Science Fiction , e in Italia su   Urania Rivista   in due pun

1945: Elsa Morante scrive queste parole a proposito di Benito Mussolini. E' incredibile: sembra scritto oggi.

«Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grande

Ora vi dico cosa penso del Cavaliere..............

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Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi.

Effetti speciali di altri tempi