Domenica 29 settembre: dalle 9.45 alle 12, in diretta su Rai3, le telecamere di Ambiente Italia racconteranno l’operazione pulizia dei volontari, soprattutto nella #terradeifuochi, tra le province di Napoli e Caserta, simbolo di traffici illegali dei rifiuti, al centro di eredità di inquinamento del passato così gravi da rendere impossibile ormai i tentativi di bonifica. Il set principale della trasmissione sarà nel comune di Succivo, nel casertano, in un casale un tempo ricco di storia, ma oggi circondato dal degrado di ettari di territorio avvelenato.
Il dossier Terra dei fuochi di Legambiente - Per Legambiente - che ha lanciato il dossier in sulla ‘Terra dei fuochi’ in occasione della presentazione di ‘Puliamo il mondo’, la più grande iniziativa internazionale di volontariato ambientale organizzata in Italia dalla stessa associazione, questa mattina alla Rai - si tratta di un “ecocidio” che “si sta consumando alla luce del sole tra Napoli e Caserta”. In questa area “negli ultimi 5 anni sono stati compiuti ben 205 arresti per traffici e smaltimenti illegali di rifiuti, pari al 29,2% del totale nazionale”.
Dal 2001 ad oggi, prosegue Legambiente, “ci sono state 33 inchieste per attività organizzata di traffico illecito di rifiuti condotte dalle procure” delle due province. C’è anche il danno sanitario - dice Legambiente - raccontato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) che parla della “stretta correlazione” tra smaltimenti illegali di rifiuti e “l’incremento significativo di diverse patologie tumorali”, con “picchi negli 8 comuni con il maggior numero di discariche di rifiuti censite dallo studio ‘Sentieri’: Acerra, Aversa, Bacoli, Caivano, Castelvolturno, Giugliano in Campania, Marcianise e Villaricca”. Per Legambiente “per fermare le illegalità e la criminalità organizzata serve uno sforzo congiunto”: tra le proposte si chiede “prima di tutto il rafforzamento delle attività di controllo, risorse specifiche al Patto ‘Terra dei fuochi’, e l’avvio delle attività di bonifica”.
Dal 2001 ad oggi, prosegue Legambiente, “ci sono state 33 inchieste per attività organizzata di traffico illecito di rifiuti condotte dalle procure” delle due province. C’è anche il danno sanitario - dice Legambiente - raccontato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) che parla della “stretta correlazione” tra smaltimenti illegali di rifiuti e “l’incremento significativo di diverse patologie tumorali”, con “picchi negli 8 comuni con il maggior numero di discariche di rifiuti censite dallo studio ‘Sentieri’: Acerra, Aversa, Bacoli, Caivano, Castelvolturno, Giugliano in Campania, Marcianise e Villaricca”. Per Legambiente “per fermare le illegalità e la criminalità organizzata serve uno sforzo congiunto”: tra le proposte si chiede “prima di tutto il rafforzamento delle attività di controllo, risorse specifiche al Patto ‘Terra dei fuochi’, e l’avvio delle attività di bonifica”.
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