Terra dei fuochi: soldati anti-roghi, lo scippo dei 10 milioni finiti all'Expo
Articolo di Gerardo Ausiello pubblicato domenica 8 febbraio 2015 su Il Mattino
Un pasticcio. L'ennesimo. E a farne le spese è di nuovo la Terra dei fuochi. Come quando, qualche mese fa, vennero bloccati all'improvviso gli esami dei terreni nei comuni a rischio contaminazione (i cui risultati verranno resi noti nei prossimi giorni).
Stavolta, invece, l'intoppo riguarda la presenza nelle province di Napoli e Caserta dell'Esercito, che finora ha lavorato senza sosta per tentare di arginare la piaga dei roghi di rifiuti tossici.
Ebbene l'amara sorpresa è che non ci sono più né la norma per mantenere in piedi la missione dei militari né i fondi per finanziarla.
A lanciare l'allarme sono i deputati del Movimento 5 Stelle che siedono nella commissione Difesa: «Il governo - è la denuncia - ha svuotato i fondi per il pattugliamento delle forze armate nella Terra dei fuochi appena approvati nella legge di stabilità, trasferendoli ad altre operazioni di vigilanza tra le quali, principalmente, quelle di Expo 2015. Si utilizza lo strumento del Milleproroghe per aggirare e svuotare la volontà del Parlamento».
Le risorse previste per l'emergenza ambientale in Campania ammontavano a 10 milioni.
Di questi, 9,7 sono stati dirottati verso il capoluogo lombardo.
Così per il monitoraggio della Terra dei fuochi sono rimasti solo pochi spiccioli.
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