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Visualizzazione dei post con l'etichetta Non con i miei (nostri) soldi

La truffa del sistema bancario

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La truffa del sistema bancario spiegata ai bambini ed agli adulti «Ogni sette anni saranno condonati tutti i debiti. Si procederà in questo modo: quando sarà proclamato, in onore del Signore, l’anno per il condono dei debiti chi avrà fatto un prestito ad un altro, non costringerà il suo prossimo, un suo connazionale, a rimborsagli il debito. Si potrà esigere da uno straniero il pagamento dei debiti, ma quelli che avete con un connazionale saranno condonati. Se ubbidirete al Signore, vostro Dio, mettendo in pratica questi comandi che oggi vi ordino, non ci sarà nessun povero tra di voi: il Signore vostro Dio vi colmerà di ogni bene sulla terra. Se ci sarà tra di voi qualche israelita povero non sarete di cuore duro e non chiuderete la mano davanti al fratello povero. Anzi siate generosi con lui e prestategli ciò di cui ha bisogno nel suo stato di necessità. Ci saranno sempre poveri nella vostra terra: perciò vi ordino di esser generosi con i vostri fratelli poveri e bisognosi»

Perché le grandi aziende scappano da Piazza Affari?

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Da Tod’s alla Roma. E poi Atlantia, Cattolica, Autogrill, Exor e tutti gli altri. Appunti su un capitalismo disorientato e un paese ostile alla cultura del rischio   Ehi, ma che sta succedendo al capitalismo italiano? L’ultimo caso è stato quello di ieri e ha coinciso con una notizia importante per il mondo economico italiano. La storia forse la conoscete già: Diego Della Valle, con il suo socio francese Bernard Arnault, ha deciso di lanciare un’Offerta pubblica di acquisto sulle azioni Tod’s non in suo possesso per ritirare la sua azienda dal listino di Piazza Affari. In gergo, l’operazione si chiama “delisting” e quello di Della Valle, a capo di un’azienda che fattura circa 884 milioni di euro all’anno, è solo l’ultimo tassello di un mosaico più grande che riguarda la Borsa italiana. Da Piazza Affari andrà via, a settembre, un gigante come Atlantia. E la stessa strada hanno imboccato anche altre realtà importanti per il paese. Autogrill, che in virtù della fusione con Dufry resterà q

40 anni dopo cosa resta della trama P2 e perché è necessario continuare ...

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"In una mattina di quarant’anni fa esatti, 17 marzo 1981, a Castiglion Fibocchi, comune in provincia di Arezzo, negli uffici dell’allora sessantaduenne Licio Gelli, imprenditore con un passato da ex volontario franchista nella guerra di Spagna e quindi repubblichino di Salò, uomo legato all’Internazionale nera e ai regimi militari sudamericani, vengono scoperti dalla magistratura di Milano gli elenchi della loggia massonica segreta P2. Si tratta di 962 nomi che disegnano la geografia di un potere occulto incistato nel cuore delle istituzioni. Un network di potere che ha come suo programma quello di torcere, fino a modificarne forma e sostanza, l’architettura repubblicana figlia della Costituzione del 1948 e che tiene insieme uomini di vertice degli apparati di sicurezza, della classe politica, dell’establishment finanziario e dell’informazione, della magistratura e dell’avvocatura. È lo scandalo più grave della storia della Repubblica, destinato a segnarne il corso. Non fosse altr

La favola del turista tedesco e la liquidità delle banche centrali

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Una lezione di economia (di autore ignoto).  Una giornata uggiosa in una piccola cittadina.  I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanamente.  Un giorno arriva un turista tedesco e si ferma in un alberghetto.  Dice al proprietario che vorrebbe vedere le camere e che forse si ferma per la notte e mette sul bancone della ricezione una banconota da 100 euro come cauzione. Il proprietario gli consegna alcune chiavi per vedere le camere.  1. Quando il turista sale le scale, l’albergatore prende la banconota, corre dal suo vicino, il macellaio e salda i suoi debiti.  2. Il macellaio prende i 100 euro e corre dal contadino per pagare il suo debito.  3. Il contadino prende i 100 euro e corre a pagare la fattura presso la coop agricola.  4. Qui il responsabile prende i 100 euro e corre alla bettola e paga la fattura delle sue consumazioni.  5. L’oste consegna la banconota a una prostituta seduta al bancone del bar e salda il suo debito per le prestazioni ricevut

LA FINANZA - I VERI PADRONI DEL MONDO

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Le quattro grandi banche di Wall Street e le 8 famiglie collegate che dominano la finanza mondiale   I media russi che trasmettono informazioni in forma alternativa (rispetto ai media occidentali) si sono presi la briga di sviscerare e segnalare in modo specifico quali siano gli oligopoli finanziari anglosassoni- le quattro mega banche- che hanno il controllo della finanza mondiale, come è venuto alla luce dai risultati inquietanti di una ricerca fatta da “Russia Today”: queste sono BlackRock, State Street Corp,- FMR/Fidelity,- Vanguard Group. E’ risultato fra l’altro che, anche che la “privatizzazione globale dell’acqua” viene attuata dalle stesse megabanche di Wall Street, in concomitanza con la Banca Mondiale, fatto questo che arreca benefici nel suo insieme al nepotismo dinastico della famiglia Bush (grande famiglia di petrolieri), i cui componenti stanno cercando anche di prendere il controllo delle fonti d’acqua dell’Acuífero Guaraní in Sud America, una delle maggiori ri

GLI ECONOMISTI OVVERO I DIABOLICI SACERDOTI DEI BANKSTER

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“Gli economisti politici”, secondo Stephen Zarlenga nel libro The Lost Science of Money, “sono diventati il sacerdozio della nuova aristocrazia Bancaria, spesso prestandosi come apparato propagandistico per coprire la struttura del potere monetario. Essi hanno portato avanti idee sbagliate e cortine fumogene sulla natura del denaro, concetti primitivi per facilitare il radicamento dei banchieri”. Zarlenga dà la colpa della distruzione dell’economia mondiale all’”establishment finanziario e ai loro economisti” e definisce questi ultimi come i portavoce del ‘Potere del Denaro’. La ragione per la quale il corrotto sistema bancario moderno è durato così a lungo nonostante le sue pessime prestazioni è perché gli economisti professionisti non hanno quasi mai puntato il dito contro i banchieri né hanno mai messo in discussione la creazione disonesta del denaro privato basato sul debito o la truffa scandalosa del prestito a riserva frazionaria. Gli economisti vengono formati in facoltà uni

Derivati: paghiamo perdite di 42 miliardi di Euro per lo Stato e chi ne parla?

Quando mai pagheranno questi consulenti interessati, al soldo delle   d'affari (sporchi), che grazie ai    del Tesoro hanno fatto a pezzi l'Italia (con la connivenza di governi amici e opposizioni distratte)? Perché il debito pubblico italiano continua a salire, sebbene i tassi d’interesse continuino a scendere? La colpa è in parte dei derivati stipulati dal ministero del Tesoro._ http://goo.gl/ZecteY m.longo@ilsole24ore.com E’ tutta colpa della situazione anomala dei tassi”, si giustificano al Tesoro, ma cosa c’è dentro il portafoglio dei derivati è un segreto che vale 42 miliardi di perdita potenziale stimata al 31 dicembre. Un segreto di cui sono a conoscenza pochi dirigenti ed ex ministri, che poi sono andati a lavorare nelle #banchedaffari. _* Domenico Siniscalco * dopo aver fatto il direttore generale del tesoro e il ministro, non ha nemmeno aspettato che scadessero i 12 mesi di legge per cambiare casacca, e lo troviamo in Morgan Stanley. Anche il suo successore * V

IL SISTEMA SI BATTE. LEGGETE QUESTA ORDINANZA

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Uno degli argomenti trattati in questi due giorni, è la difficoltà, certamente sempre minore, di a gire in giudizio contro le banche, per vari motivi: costi, tasse, ma soprattutto Magistrati e CTU amici di chi si denuncia. Grazie ai sempre maggiori  rinvii a giudizio dei CDA dei grossi gruppi bancari  da parecchie  Procure della Repubblica, prima tra tutti, e mi inchino, la PROCURA DI TRANI , in questo preciso momento le banche sono disposte a trattare, ad un patto: che la parte richiedente dimostri la volontà di andare fino in fondo.  SENZA PAURA. Vero,  la prima risposta è un pre-stampato  sostanzialmente, ma al secondo tentativo, anche grazie alle ultime sentenze della Cassazione,  si colpisce direttamente il bersaglio . E questa è anche una risposta a tanti scettici, che non leggono le sentenze sempre maggiori nei confronti delle banche e di equitalia e si ostinano a dire “il sistema non si batte”. Se non lo si vuole, no di certo. Ma vi posso assicurare che  circa il 95