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Fascismo italiano: Tg2000 mostra in esclusiva foto strage Debre Libanos in Etiopia

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Il 21 maggio 1937 l'esercito italiano inizia il massacro di più di 2000 Etiopi. La strage venne compiuta nel complesso monasteriale di Debra Libanos (Etiopia) , dove almeno 200 fra monaci , frati e diaconi ortodossi, vennero massacrati dalle mitragliatrici italiane insieme ad altri 2000 fedeli che in quel monastero erano andati solo a pregare.  https://youtu.be/jFi3-r24xfQ   E’ il più grande massacro di religiosi e fedeli cristiani avvenuto in Africa. Tra il 21 e il 29 maggio del 1937, monaci, preti e pellegrini ortodossi, radunati nel monastero di Debre Libanos per la festa dell’Arcangelo Mikael e di San Tekle Haymanot, vengono trucidati dalle truppe italiane, comandate dal generale Maletti, dietro un preciso ordine del Viceré Rodolfo Graziani. A 80 anni esatti dalla conquista italiana dell’Etiopia, attraverso un’ accurata ricostruzione storica, basata su testimonianze e documenti inediti, Tv2000 in un docu-film dal titolo ‘Debre Libanos’ di Antonello Carvigiani con la regia

40 anni dopo cosa resta della trama P2 e perché è necessario continuare ...

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"In una mattina di quarant’anni fa esatti, 17 marzo 1981, a Castiglion Fibocchi, comune in provincia di Arezzo, negli uffici dell’allora sessantaduenne Licio Gelli, imprenditore con un passato da ex volontario franchista nella guerra di Spagna e quindi repubblichino di Salò, uomo legato all’Internazionale nera e ai regimi militari sudamericani, vengono scoperti dalla magistratura di Milano gli elenchi della loggia massonica segreta P2. Si tratta di 962 nomi che disegnano la geografia di un potere occulto incistato nel cuore delle istituzioni. Un network di potere che ha come suo programma quello di torcere, fino a modificarne forma e sostanza, l’architettura repubblicana figlia della Costituzione del 1948 e che tiene insieme uomini di vertice degli apparati di sicurezza, della classe politica, dell’establishment finanziario e dell’informazione, della magistratura e dell’avvocatura. È lo scandalo più grave della storia della Repubblica, destinato a segnarne il corso. Non fosse altr

AGRICOLTURA SINERGICA

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L' agricoltura sinergica  è un metodo di coltivazione che nasce dagli studi di  Emilia Hazelip  (Barcellona, 1938 - 1 febbraio 2003), agronoma e naturalista spagnola trasferitasi in Provenza nei primi anni '60 (in una località arroccata sulle Alpi Marittime che sovrastano  Cagnes-sur-Mer ). Traendo ispirazione dal lavoro del microbiologo giapponese  Masanobu Fukuoka  (1913-2008) ed in particolare dopo aver letto il suo libro,  La rivoluzione del filo di paglia , nel 1977,  riuscì a trasformare gli insegnamenti di Fukuoka, adattandoli alla cultura ed alle condizioni climatiche occidentali. Emilia concentrò la sua attenzione sull'ecosistema orto, mondo ricco di biodiversità in cui convivono in equilibrio, ortaggi, verdure erbe aromatiche, piante da siepe ed ornamentali, fiori, microorganismi del suolo,  funghi micorrizici , insetti in tutti i loro stadi di sviluppo, avifauna e fauna locale. Per questo motivo si suole parlare di  giardino sinergico . Dove per  sinergia  si int

Tracce di Glifosato nella pasta italiana

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Spaghetti, svelati i nuovi marchi con tracce di glifosato.  La LISTA dei peggiori e dei migliori - greenMe Francesca Biagioli 27 Novembre 2020 Tornano gli  spaghetti al glifosato . Le nuove analisi, condotte dalla rivista  Il Salvagente , confermano la presenza di tracce del tanto noto, quanto discusso, erbicida in 7 prodotti su 20, purtroppo. Già nel 2018 e nel 2019 alcune analisi avevano dimostrato che, all’interno della pasta (non solo spaghetti) venduti nel nostro paese da diversi marchi, vi era la presenza di  glifosato , una sostanza controversa che molti studi hanno collegato ad una serie di possibili disturbi per la salute umana (oltre ai danni ambientali) e che lo Iarc considera come un “probabile cancerogeno”. Ebbene, nel 2020 la situazione della “pasta al glifosato” non solo non è migliorata, ma addirittura è peggiorata. Rispetto al precedente test condotto dalla stessa rivista nel 2018, l’erbicida è stato rinvenuto in più pacchi di pasta.  Due anni fa solo le paste di Euros

La scuola di una volta

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La morte di Lidia Secci: aveva insegnato alle elementari di Montoro e poi a Castelluccio. Lo scorso 24 marzo 2020 è morta Lidia Secci. Aveva novantasei anni. Era la mamma di Sergio, il 24enne che il 2 agosto del 1980 perse la vita nella strage della stazione di Bologna. Il capoluogo emiliano ha tributato alla signora Lidia un caloroso addio. Il sindaco ha deposto un mazzo di fiori nella sala d’attesa della ferrovia dove esplose la bomba, che ora si chiama sala "Torquato Secci", ovvero il marito di Lidia e papà di Sergio. A ricordarla è Giulio Cesare Proietti, ex sindaco di Narni. "Pochi sanno - scrive Giulio -, che Lidia, nel dopoguerra, per alcuni anni è stata la maestra della scuola elementare di Montoro. I suoi alunni, ora ultrasettantenni, ancora la ricordano. Per Natale uno di loro, Silvano Rinaldi, era andato a trovarlo e gli aveva portato una lettera di un’alunna che ricordava i tempi dell’infanzia. Gli aveva fatto un immenso piacere e Lidia mi aveva chiamato per

Se i Carabinieri bussano alla porta (di Marilù) il lunedì

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Inizio la settimana con i Carabinieri alla porta. Mi chiamano di buon’ora. Mi devono notificare un decreto di citazione diretta a giudizio. L’ennesimo. E sempre per fatti già archiviati, per cui ero stata già querelata, ma altre procure, altri pm e altri gip, hanno ritenuto essere rispondenti a verità. Sono inchieste giornalistiche investigative che da una parte utilizzano strumenti propri del giornalismo, cioè testimonianze riservate raccolte sul campo, riscontro di documenti pubblici o riservati, reportage fotografici, dall’altra incrociano atti giudiziari.  Archiviata querela Giunta di Casarano: fatti veri, diritto di critica salvo Cerco sempre di allargare lo sguardo, unisco i puntini, cerco i collegamenti tra i fatti e gli scenari, esercito il mio diritto-dovere di critica e cronaca. Non guardo ai fatti e non leggo gli atti giudiziari con i paraocchi: so collegare tra le varie indagini degli inquirenti e i riscontri giudiziari che spesso per esigenze istruttorie possono apparire s

Storie di ordinario razzismo

26 SET 2020 dibattiti I dialoghi di Trani -Storie di ordinario razzismo    DIBATTITO  | Durata: 47 minuti Organizzatori:  Associazione Culturale La Maria Del Porto ,  Città di Trani ,  Regione Puglia Evento organizzato da Associazione Culturale La Maria Del Porto e Città di Trani e Regione  Puglia,  registrato a Trani sabato 26 settembre 2020. Con Simona Maggiorelli, Direttore responsabile del settimanale Left, e Gabriella Nobile, imprenditrice, che ha fondato l'associazione "Mamme per la pelle" ,  Fonte: https://radioradicale.it/

Gli astronomi individuano la più grande e strana collisione di un buco nero mai trovata.

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Più di sette miliardi di anni fa, due immensi buchi neri si circondarono l'un l'altro fino a quando non si scontrarono e si fusero, un cataclisma così intenso da inviare onde che si librarono attraverso il tessuto dello spazio-tempo. Quando si generò, non esisteva la Terra, non esisteva la Luna, non esisteva il Sole. Nelle prime ore del mattino del 21 maggio 2019, la Terra ha tremato per le vibrazioni emesse da questa lontana carneficina, facendo scoprire agli astronomi il più grande botto cosmico che avessero mai rilevato, botto che sfida le aspettative teoriche. Infografica dell’evento da MEDIAINAFTV - Credit: Ligo/Virgo Sopra li vedete in una simulazione numerica del Max Planck mentre si avvicinano sempre più, fino a che i loro orizzonti degli eventi non entrano in contatto e non si fondono, dando origine a un’unica singolarità e generando, appunto, le onde gravitazionali rappresentate nel grafico nella parte inferiore del video. Il segnale raccolto da due osservatori - LI

Studio d'arte FRANCESCO SANTORI scultore

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MOSTRA ANTOLOGICA DI SCULTURE E DISEGNI  "UNA VITA PER L'ARTE" Francesco Santori nasce a Grottammare il 5 aprile 1950.  Ancora ragazzo intraprende da autodidatta la via di scultore.  Il poeta Mario Rivosecchi, ex direttore dell'accademia di Belle Arti di Roma, lo "scopre" e inizia ad incoraggiare la sua formazione, facendogli conoscere le tecniche di vari artisti.  Frequenta la scuola di Pericle Fazzini a Roma e a sedici anni espone le sue opere a San Benedetto del Tronto. Le sue mostre sono state proposte da diverse gallerie nazionali (Roma, Salsomaggiore, Milano, Ferrara, Firenze, La Spezia) e internazionali (Cannes, New York, Tokio, Parigi).  E' sempre rimasto a Grottammare, fuggendo da tutte le logiche del mercato culturale del grandi centri di promozione intellettuale. Mie foto  https://photos.app.goo.gl/ZmofhB9ZVL1LkEtM9 Il suo studio è situato su un colle, presso la Vedetta Picena, da dove si scorgono il mare e le colline: in questo luogo d'am

La terza onda

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Lunedì 3 aprile 1967, California Cubberley High School di Palo Alto Questa storia ha come protagonista un insegnante di storia, una scuola, degli alunni adolescenti, e uno strano esperimento sociale della durata di una settimana teso a dimostrare la nascita di un regime totalitario. Ron Jones, è questo il nome del protagonista, è un insegnante che potremmo definire “sopra le righe”. Siamo negli anni ’60, e Ron è uno di quegli insegnanti, anarchici, un po’ ribelle, di quelli che protestano per la guerra in Vietnam, un insegnante che ben rappresenta il movimento culturale molto in fermento, tipico in quegli anni. La sua classe è di circa una trentina di ragazzi. Questi si trovano bene con Ron, forse perché abituati a trattarlo alla pari, lo chiamano per nome, si siedono dove vogliono, fanno domande quando vogliono, insomma non è proprio una classe con un alto rendimento.   Quel giorno, durante la lezione di storia che ha come tema il nazismo, Ron non riesce però a far capire ai ragazzi q

Bolsonaro: licenza di uccidere indios e deforestare

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Brasile.  Villaggi Waiãpi saccheggiati da garimpeiros, i cercatori di oro e diamanti, ucciso il capo Emyra Waiãpi. E oltre mille chilometri quadrati di foresta andati perduti in un anno Il rettangolone deforestato, visibile dal satellite, di oltre mille chilometri quadrati nell'Amazzonia brasiliana dall'inizio dell'era Bolsonaro Sulla foresta amazzonica e sui popoli che la abitano l’effetto Bolsonaro non potrebbe essere più tragico. Gli ultimi a farne le spese sono stati gli indigeni Waiãpi, la cui riserva – un’area di 6.000 km quadrati all’interno dello Stato di Amapá – è stata invasa sabato scorso da circa 50 garimpeiros (i cercatori illegali d’oro e diamanti) armati perfino di mitragliatici, appena pochi giorni dopo l’assassinio di un leader comunitario di 68 anni, Emyra Waiãpi. A darne notizia è stato il senatore Randolfe Rodrigues, dopo aver ricevuto richieste disperate di aiuto dal consigliere comunale e leader locale Jawaruwa Waiãpi. «Il rischio di un conflitto è alt

Le gnaccole della tradizione popolare dell'Umbria

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Tutti noi conosciamo l’importanza del suono delle  campane di Ruscio per la vita quotidiana della comunità, come scriveva anche Nicola Marchetti nel suo componimento Ci svegliano i rintocchi la mattina e ci annunciano l’ora del lavoro, della preghiera e quella del ristoro; come la vita nostra si trascina, così ogni sera, dopo aver cenato, ci annuncia che il giorno è tramontato. La tradizione vuole però che le campane restino in silenzio il Venerdì e il Sabato Santi, cioè nei giorni in cui si ricorda la morte di Gesù. Ed è proprio nella settimana di passione che sono “legate”, una parola che oggi ha un significato metaforico, ma che in passato rispondeva alla realtà perché venivano effettivamente legate con una corda, affinché non emettessero alcun suono, neanche qualora fosse il vento a farle oscillare. E venivano sciolte a Pasqua. Questo è il motivo per cui ancora oggi si usa dire che a Pasqua “si sciolgono le campane” per ricordare la risurrezione di Gesù. Delle numerose